08 maggio 2024
Il giorno dell’Ascensione sigilla un’assenza. Se non suonasse troppo complicato, dovremmo dire: una presenza al modo dell’Assente. I testi neotestamentari, in particolare il racconto degli Atti degli apostoli, non nascondo il turbamento scatenato da tale frattura. E rinviano a Pentecoste per una ripresa dal trauma: al soffio, fuoco, acqua viva, potenza dall’alto che restituisce i discepoli ai loro contemporanei.
A una lettura superficiale, parrebbe una vicenda di progressiva rielaborazione del lutto. La superficie delle cose non è mai banale: in effetti, ci si dovrebbe meravigliare se “quel” lutto non avesse avuto effetti scioccanti sul gruppo del Nazareno. Le testimonianze, però, ci portano anche in profondità e lo fanno esponendoci alla parte più complessa della vicenda, quella che riguarda il corpo del ...
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